domenica 10 aprile 2011

L'età delle scoperte geografiche

Dalla fine del ‘400 l’Europa ampliò i suoi orizzonti geografici. Nel 1488 Vasco de Gama doppia il Capo di Buona Speranza e nel 1498 i portoghesi raggiungono l’India via mare; nel 1492 Colombo arriva in America; Vespucci esplora l’America meridionale fra il 1499 e il 1502; Magellano circumnaviga il globo da Occidente verso Oriente (1519-22). I primi navigatori erano al servizio del Portogallo e della Spagna: solo dopo entrarono in campo inglesi, olandesi e francesi. Le nuove scoperte geografiche furono favorite dai progressi nelle costruzioni navali, dal perfezionamento della cartografia e della bussola.
L’impero portoghese installò una serie di punti d’approdo lungo il percorso che, seguendo la costa africana, arrivava fino alla colonia portoghese di Calicut (in India). L’impero del Portogallo, retto direttamente dalla corona, si estese al Brasile e ad alcune basi nell’estremo oriente.
L’impero spagnolo si formò soprattutto in America: un flusso migratorio dalla Spagna si ebbe dopo che Cortés conquistò il Messico degli Aztechi (1519-21), depredandolo di metalli preziosi, con un esercito di qualche centinaio di uomini. Nel 1520 l’intero territorio messicano era in mano spagnola e nel 1530 anche il Perù fu invaso da avventurieri comandati da Pizarro, che saccheggiarono le città degli Incas (1532-35).
La conquista impose la cultura europea e portò al dimezzamento della popolazione indigena. In Perù furono scoperti giacimenti di argento. Per sovrintendere ai domini americani fu istituito a Madrid il Consiglio delle Indie (1524), mentre alle relazioni economiche fra madrepatria e colonie badava la Casa de la Contrataciòn, con sede a Siviglia e con lo specifico compito di controllare i carichi di oro e di argento. Diversamente dai portoghesi, che erano poco numerosi (solo un milione e mezzo), gli spagnoli poterono portare nelle colonie molti emigranti.
Francia e Inghilterra intrapresero più tardi la via delle esplorazioni e delle conquiste coloniali: nel 1534 la Francia annetté la regione del Quebec, mentre gli inglesi cercarono una via a nord-est penetrando lungo le coste russe.
Con le scoperte geografiche si allargò il mondo conosciuto, vi furono mutamenti culturali e arrivarono dall’America metalli preziosi e vari altri prodotti (mais, patata, fagioli, pomodoro, arachidi, china coca e tabacco). Al contrario, furono coltivate con successo in America piante ivi importate dall’Europa: canna da zucchero, caffé, cotone.

© Giovanni Scattone 2011