martedì 29 marzo 2011

La seconda rivoluzione industriale

Con questa espressione ci si riferisce ai cambiamenti dell’economia capitalistica negli ultimi trent’anni dell’800. Fra il 1873 e il 1896 ci fu una fase di ristagno economico in Francia e Gran Bretagna, mentre crebbero Stati Uniti e Germania.
Nacquero le prime holdings (consociazioni per il controllo finanziario di più imprese), i cartelli (consorzi fra aziende dello stesso settore) e i trusts (concentrazioni di imprese prima indipendenti). Ad esempio negli Stati Uniti del 1880 la Standard Oil di Rockefeller controllava il 90% della produzione petrolifera nazionale, mentre in Germania il settore elettrico era tutto nelle mani del cartello Siemens-Aeg. Crebbero gli interventi statali nell’economia e il potere delle banche: molti stati, a partire dalla Germania di Bismarck, aumentarono i dazi doganali. La Gran Bretagna incrementò i rapporti commerciali con le colonie.
Alla fine dell’800 nell’agricoltura europea ci furono progressi: uso dei concimi chimici, primi macchinari,migliore irrigazione, nuove colture e rotazione delle coltivazioni. Queste migliorie interessarono però solo l’Europa nord-occidentale: l’agricoltura dei paesi dell’Est europeo e del mediterraneo rimase arretrata e basata sul latifondo. Con i progressi della navigazione a vapore arrivarono in Europa i prodotti agricoli USA a prezzi competitivi e ciò provocò negli anni ’80 una grave crisi dell’agricoltura europea. Cominciò così una forte emigrazione verso il Nord America.
In questo periodo (1870-1900) le principali scoperte furono: lampadina, ascensore elettrico, motore a scoppio, pneumatici, telefono, grammofono, macchina da scrivere, bicicletta, tram e automobile. Ciò era dovuto ai progressi nella fisica e nella chimica, e al crescente legame fra scienza e tecnologia. Le industrie che più si svilupparono furono la chimica, l’elettrica e quella dell’acciaio (una lega di ferro e carbonio). Nel 1892 fu introdotto in edilizia il cemento armato (calcestruzzo rinforzato con sbarre di ferro). L’industria chimica consentì di produrre carta, vetro, alluminio, concimi, medicinali, saponi, coloranti, gomma, ceramica ed esplosivi (Nobel inventò la dinamite nel 1875).
Se la prima rivoluzione fu caratterizzata dalla macchina a vapore, la seconda lo fu dal motore a scoppio e dall’elettricità. Le prime automobili furono prodotte all’inizio del Novecento. Nel 1879 Edison inventò la lampadina a filamento incandescente. Furono anche costruite centrali idroelettriche. Nel 1895 i fratelli Lumière inventarono il cinema.
I progressi della medicina si fondarono su: 1) migliore igiene; 2) sviluppo del microscopio; 3) progressi della farmacologia (aspirina, 1875); 4) costruzione di moderni ospedali.
Come conseguenza della seconda rivoluzione industriale aumentò la durata della vita media e ci fu un aumento demografico.

© Giovanni Scattone 2011